martedì 26 maggio 2015

Che palle!

Dopo più di un mese di problemi intestinali, dolori tutto intorno alla palla, tensione addominale,  nausea e fastidi di vario genere alla pancia, ho affrontato il consueto giro di controlli semestrali con una certa preoccupazione.
Analisi del sangue discrete: globuli bianchi di nuovo bassi, 3700, colesterolo e glicemia altini, ma non è una novità, il resto nella norma.

Oggi c'era l'ecografia.
L'esame era previsto alle 13:20 e nell'attesa mi sono preparata con una sostanziosa dose di antidepressivo: sessioni multiple di coccole feline.
Avevo previsto di andare da sola, ma ieri avevo condiviso le mie preoccupazioni con le bloggers di Oltreilcancro e stamattina Wolkerina mi ha telefonato per offrirsi di accompagnarmi: ma che amiche fantastiche ho?
Sono entrata puntuale, anzi con qualche minuto di anticipo. Meno male, perché la volta precedente un paziente in sala d'attesa si era sentito male e io avevo aspettato quasi tre quarti d'ora con la vescica piena: un incubo.
L'ecografista era lo stesso che aveva fatto per primo la diagnosi di liposarcoma nel 2006.
Pancreas a posto.  Fuori uno.
Fegato a posto. Sollievo che solo chi conosce davvero il significato della parola metastasi può comprendere appieno.
Reni, colecisti, milza... tutto ok.
Zona pelvica: ahia! La palla è sempre lì, con i suoi otto centimetri di diametro, e fa male ogni volta che si tocca.
Ancora la sonda dell'ecografo che esplora,  poi il medico già lo schermo verso di me: eccola lì.
Una palla.
Un'altra.
Nuova.
Solida.
Cinque centimetri per sette e mezzo.
Bene. Almeno adesso so che tutti i disturbi delle ultime settimane hanno un perché.

Il medico è moderatamente ottimista: ritiene che sia un lipoma, il cugino benigno del liposarcoma, in sostanza una palla di grasso.
Però l'ecografia non è il metodo diagnostico migliore per valutare, bisogna fare una TAC.

Il mio oncologo non era raggiungibile al telefono, impegnato in una videoconferenza. Gli ho mandato una mail alle 19:10. Mi ha risposto alle 19:40. Il mio oncologo è un mito.
Cercherà di fissarmi la TAC a breve.

Ora gli scenari possibili sono molti e vanno da quello seccante di una formazione benigna  ma ingombrante, che probabilmente andrà comunque asportata chirurgicamente, a quello sgradevole di una recidiva localizzata fino a quello drammatico che comprende metastasi.
Vedremo.

Però, che palle!
Due.



6 commenti:

  1. Risposte
    1. Mi hai fatta ribaltare dalle risate, tu, sempre così pacata e serena, che te ne esci con un "cazzo" così secco e che non da adito a malintesi :-)

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    2. Direi che insieme a "due palle" ci sta benissimo... ;o)

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    3. Oddio, a questo non ci ero arrivata... mi hai fatto ribaltare.... MUORO!!!

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  2. ecco, allora sono due, sì ma la prima non vale, la conosciamo già, adesso a noi interessa la seconda.
    mi associo a Mamigà

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  3. Il tuo oncologo è davvero un mito! fammi sapere quando sarà la tac che se vuoi io sono sempre disponibile, poi però organizziamo incontro lontano dagli ospedali e possibilmente anche con Mamigà!

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