lunedì 29 maggio 2017

Cose che mancano, cose di troppo

Non vediamo Shadow da più di tre settimane.
In passato era capitato qualche volta che stesse via un paio di giorni, ma mai così a lungo. Temo che gli sia successo qualcosa e non torni più.
E mi manca. Anche se non ero ancora riuscita ad accarezzarlo, men che meno a prenderlo in braccio. Però ci facevamo di quelle conversazioni... E sono certa che prima o poi avrebbe ceduto alle coccole.
Mi mancano quei sonori miagolii che annunciavano il suo ingresso in casa.
Mi manca la lavastoviglie con il pelo, che ripuliva dagli avanzi le ciotole di Aki e Gandalf.
Mi manca il lieve contatto tra le mie dita e il suo muso quando veniva a mangiare dalla mia mano.
Mi manca non trovarlo acciambellato sul divano o sul tiragraffi quando mi alzo al mattino.


In compenso, è tornato qualcosa di cui non sentivo minimamente la mancanza: dolori all'inguine. Sembra che il poco che è rimasto del mio muscolo pettineo sia arrabbiato per qualche motivo, perché ormai da una decina di giorni esprime vibranti proteste ogni volta che mi muovo. Il dolore si localizza a volte a livello dell'inguine, proprio dove c'era l'ultimo tumore (ma va?), a volte più in basso, verso metà coscia.
Questo disagio, e soprattutto le sue potenziali implicazioni, mi mettono addosso una certa tensione, che si traduce in una irritabilità particolarmente accentuata. Vale a dire che se normalmente sono socievole come un'istrice, in questi giorni è attiva la modalità vipera.


Tensione che si manifesta anche fisicamente: spesso mi ritrovo, involontariamente, con i denti serrati, l'arcata inferiore premuta con forza su quella superiore e i muscoli che chiudono la mandibola in tensione. Quando me ne accorgo, cerco di rilassare la bocca e l'indolenzimento che rimane a livello dell'articolazione mi dà la misura di quanto fossi contratta.

Conto (poco) sul fatto che tutto questo possa avere un'origine psicosomatica e che l'ansia da controlli mi faccia esagerare quello che normalmente classificherei solo come un fastidio. O almeno provo a raccontarmela così.
Domattina ho l'ecografia dell'addome, che dovrebbe fornire le prime risposte sul mio stato di salute, a parte le analisi del sangue che non hanno detto niente di nuovo: pochi globuli bianchi, tanto colesterolo, fegato un po' affaticato, il resto a posto.
Come si dice, stringo i denti e vado avanti.
Ah, no: è meglio se i denti non li stringo, altrimenti oltre a tutto il resto mi ritrovo pure a dover avere a che fare con il dentista.

2 commenti:

  1. Avanti, amica mia, avanti!
    P.S. Ma per il colesterolo non ti hanno detto di provare con le capsule di riso rosso fermentato? A me lo ha prescritto il reumatologo, poiché vogliamo evitare le statine, che sarebbero controindicate visto che ho l'artrite reumatoide. Mi sono trovata molto bene, il colesterolo è sceso a livelli normali. Chessò, chiedi consiglio al tuo medico, magari può essere utile.

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    1. Dato che il colesterolo "buono" è alto e i trigliceridi sono bassi, non prendo niente, almeno per ora. Ho sentito e letto qualcosa sulle proprietà ipocolesterolemizzanti del riso rosso fermentato, ma proprio poco tempo fa ho letto un articolo su uno studio che rilevava come gli integratori a base di riso rosso abbiano effetti collaterali equivalenti a quelli delle statine, in particolare con rischio di danni a muscoli e fegato.

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